Giobbe 15:12-26 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

12. Dove ti trascina il cuore, e che vogliono dire codeste torve occhiate?

13. Come! Tu volgi la tua collera contro Dio e ti lasci uscire di bocca tali parole?

14. Chi è mai l’uomo per essere puro, il nato di donna per essere giusto?

15. Ecco, Dio non si fida nemmeno dei suoi santi, i cieli non sono puri ai suoi occhi;

16. quanto meno quest’essere abominevole e corrotto, l’uomo, che tracanna iniquità come acqua!

17. Io voglio istruirti; porgimi ascolto e ti racconterò quello che ho visto,

18. quello che i saggi hanno riferito senza nulla celare di quel che sapevano dai padri,

19. ai quali soltanto è stato dato il paese; e in mezzo ai quali non è passato lo straniero.

20. L’empio è tormentato tutti i suoi giorni, e pochi sono gli anni riservati al prepotente.

21. Sempre ha negli orecchi rumori spaventosi, e in piena pace gli piomba addosso il distruttore.

22. Non ha speranza di uscire dalle tenebre, e si sente destinato alla spada.

23. Va peregrinando in cerca di pane; dove trovarne? Egli sa che gli è vicino il giorno tenebroso.

24. Le difficoltà e l’angoscia lo riempiono di paura, lo assalgono come un re pronto alla battaglia,

25. perché ha steso la mano contro Dio, ha sfidato l’Onnipotente,

26. gli si è slanciato audacemente contro, sotto il folto dei suoi scudi ricurvi.

Giobbe 15