Giobbe 11:3-16 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

3. Varranno le tue ciance a far tacere la gente? Farai dunque il beffardo, senza che nessuno ti contesti?

4. Tu dici a Dio: “Quel che sostengo è giusto e io sono puro in tua presenza”.

5. Ma volesse Dio parlare e aprire la bocca per risponderti

6. e rivelarti i segreti della sua saggezza, poiché infinita è la sua intelligenza! Vedresti allora come Dio dimentichi parte della tua colpa.

7. Puoi forse scandagliare le profondità di Dio, arrivare a conoscere appieno l’Onnipotente?

8. Si tratta di cose più alte del cielo; tu che faresti? Di cose più profonde del soggiorno dei morti; come le conosceresti?

9. La loro misura è più lunga della terra, più larga del mare.

10. Se Dio passa, se incarcera, se chiama in giudizio, chi si opporrà?

11. Egli infatti conosce gli uomini perversi, scopre senza sforzo l’iniquità.

12. Ma l’insensato diventerà saggio quando un puledro d’onagro diventerà uomo.

13. Tu però, se ben disponi il cuore e tendi verso Dio le mani,

14. se allontani il male che è nelle tue mani e non alberghi l’iniquità nelle tue tende,

15. allora alzerai la fronte senza macchia, sarai incrollabile e non avrai paura di nulla;

16. dimenticherai i tuoi affanni; te ne ricorderai come d’acqua passata;

Giobbe 11