Deuteronomio 13:6-15 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

6. Se tuo fratello, figlio di tua madre, o tuo figlio o tua figlia o tua moglie, che riposa sul tuo seno, o l’amico, che è come un altro te stesso, vorranno ingannarti in segreto, dicendo: “Andiamo, serviamo altri dèi”, quelli che né tu né i tuoi padri avete mai conosciuto,

7. dèi adorati dai popoli che vi circondano, vicini a te o da te lontani, da un’estremità all’altra della terra,

8. tu non acconsentirai, non gli darai retta; l’occhio tuo non abbia pietà per lui; non risparmiarlo, non giustificarlo;

9. anzi, uccidilo senz’altro; la tua mano sia la prima a levarsi su di lui, per metterlo a morte; poi venga la mano di tutto il popolo;

10. lapidalo e muoia, perché ha cercato di spingerti lontano dal Signore tuo Dio, che vi ha fatti uscire dal paese d’Egitto, dalla casa di schiavitù.

11. E tutto Israele lo udrà e temerà, e non commetterà più una simile azione malvagia in mezzo a te.

12. Se a proposito di una delle città che il Signore, il tuo Dio, ti dà per abitarle, sentirai dire:

13. “Uomini perversi sono sorti in mezzo a te e hanno sedotto gli abitanti della loro città dicendo: ‘Andiamo, serviamo altri dèi, che voi non avete mai conosciuti’”,

14. tu farai delle ricerche, investigherai, interrogherai con cura. Se troverai che è vero, che il fatto sussiste e che una tale abominazione è stata realmente commessa in mezzo a te,

15. allora metterai senz’altro a fil di spada gli abitanti di quella città, la voterai allo sterminio con tutto quello che contiene, e passerai a fil di spada anche il suo bestiame.

Deuteronomio 13