Atti degli Apostoli 27:28-38 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

28. e, calato lo scandaglio, trovarono venti braccia; poi, passati un po’ oltre e scandagliato di nuovo, trovarono quindici braccia.

29. Temendo allora di urtare contro gli scogli, gettarono da poppa quattro ancore, aspettando con ansia che si facesse giorno.

30. Ma siccome i marinai cercavano di fuggire dalla nave, e già stavano calando la scialuppa in mare con il pretesto di voler gettare le ancore da prua,

31. Paolo disse al centurione e ai soldati: «Se costoro non rimangono sulla nave, voi non potete scampare».

32. Allora i soldati tagliarono le funi della scialuppa e la lasciarono cadere.

33. Finché non si fece giorno, Paolo esortava tutti a prendere cibo, dicendo: «Oggi sono quattordici giorni che state aspettando, sempre digiuni, senza prendere nulla.

34. Perciò vi esorto a prendere cibo, perché questo contribuirà alla vostra salvezza; e neppure un capello del vostro capo perirà».

35. Detto questo, prese del pane e rese grazie a Dio in presenza di tutti; poi lo spezzò e cominciò a mangiare.

36. E tutti, incoraggiati, presero anch’essi del cibo.

37. Sulla nave eravamo duecentosettantasei persone in tutto.

38. E, dopo essersi saziati, alleggerirono la nave, gettando il frumento in mare.

Atti degli Apostoli 27