Atti degli Apostoli 2:5-16 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

5. Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione che è sotto il cielo.

6. Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua.

7. E si stupivano e si meravigliavano, dicendo: «Tutti questi che parlano non sono Galilei?

8. Come mai li udiamo parlare ciascuno nella nostra propria lingua natìa?

9. Noi Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia,

10. della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia cirenaica e pellegrini romani,

11. tanto Giudei che proseliti, Cretesi e Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue».

12. Tutti si stupivano ed erano perplessi, dicendo l’un l’altro: «Che cosa significa questo?»

13. Ma altri li deridevano e dicevano: «Sono pieni di vino dolce».

14. Ma Pietro, levatosi in piedi con gli undici, alzò la voce e parlò loro così: «Uomini di Giudea, e voi tutti che abitate in Gerusalemme, vi sia noto questo e ascoltate attentamente le mie parole.

15. Questi non sono ubriachi, come voi supponete, perché è soltanto la terza ora del giorno;

16. ma questo è quanto fu annunciato per mezzo del profeta Gioele:

Atti degli Apostoli 2