Abacuc 1:5-13 Nuova Riveduta 2006 (NR06)

5. «Guardate fra le nazioni, guardate, meravigliatevi e siate stupiti! Poiché io sto per fare ai vostri giorni un’opera che voi non credereste, nemmeno se ve la raccontassero.

6. Perché, ecco, io sto per suscitare i Caldei, questa nazione crudele e impetuosa, che percorre tutta la terra per impadronirsi di dimore che non sono sue.

7. È un popolo terribile e spaventoso; da lui stesso procede il suo diritto e la sua grandezza.

8. I suoi cavalli sono più veloci dei leopardi, più agili dei lupi di sera; i suoi cavalieri procedono con fierezza, i suoi cavalieri vengono da lontano, volano come l’aquila che piomba sulla preda.

9. Tutta quella gente viene per darsi alla violenza, le loro facce bramose sono tese in avanti, e ammassano prigionieri come sabbia.

10. Si fanno beffe dei re, i prìncipi sono per loro oggetto di scherno; ridono di tutte le loro fortezze, fanno dei terrapieni e le prendono.

11. Poi passano come il vento, passano oltre e si rendono colpevoli; questa loro forza è il loro dio».

12. Non sei tu dal principio, o Signore, il mio Dio, il mio Santo? Noi non moriremo! O Signore, tu, questo popolo, lo hai posto per eseguire i tuoi giudizi; tu, o Rocca, lo hai stabilito per infliggere i tuoi castighi.

13. Tu, che hai gli occhi troppo puri per sopportare la vista del male e che non puoi tollerare lo spettacolo dell’iniquità, perché guardi i perfidi e taci quando il malvagio divora l’uomo che è più giusto di lui?

Abacuc 1