Vangelo Secondo Luca 23:39-47 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

39. Uno dei malfattori appesi lo insultava, dicendo: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!»

40. Ma l'altro lo rimproverava, dicendo: «Non hai nemmeno timor di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio?

41. Per noi è giusto, perché riceviamo la pena che ci meritiamo per le nostre azioni; ma questi non ha fatto nulla di male».

42. E diceva: «Gesú, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno!»

43. Gesú gli disse: «Io ti dico in verità, oggi tu sarai con me in *paradiso».

44. Era circa l'*ora sesta, e si fecero tenebre su tutto il paese fino all'ora nona;

45. il sole si oscurò. La *cortina del *tempio si squarciò nel mezzo.

46. Gesú, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio». Detto questo, spirò.

47. Il *centurione, veduto ciò che era accaduto, glorificava Dio dicendo: «Veramente, quest'uomo era giusto».

Vangelo Secondo Luca 23