Secondo Libro dei Re 19:6-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

6. E Isaia disse loro: «Cosí direte al vostro signore: “Cosí dice il Signore: Non temere per le parole che hai udite, con le quali i servi del re d'Assiria mi hanno insultato.

7. Ecco, io metterò in lui uno spirito tale che, all'udire una certa notizia, egli tornerà nel suo paese; e io lo farò morire di spada nel suo paese”».

8. Rabsaché tornò dal re d'Assiria, e lo trovò che assediava Libna; poiché aveva saputo che il suo signore era partito da Lachis.

9. Il re ricevette questa notizia concernente Tiraca, re d'Etiopia: «Egli si è mosso per farti guerra». Perciò inviò di nuovo dei messaggeri a Ezechia, con questo messaggio:

10. «Dite cosí a Ezechia, re di *Giuda: Il tuo Dio, nel quale confidi, non t'inganni dicendo: “*Gerusalemme non sarà data nelle mani del re d'Assiria”.

11. Ecco, tu hai udito quello che i re d'Assiria hanno fatto a tutti i paesi, come li hanno distrutti; e riusciresti a scampare?

12. Gli dèi delle nazioni che i miei padri distrussero, gli dèi di Gozan, di Caran, di Resef, dei figli di Eden che erano a Telassar, riuscirono forse a liberarle?

13. Dove sono il re di Camat, il re di Arpad, e il re della città di Sefarvaim, di Ena e d'Ivva?»

Secondo Libro dei Re 19