Prima Lettera ai Tessalonicesi 2:11-17 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

11. sapete pure che, come fa un padre con i suoi figli,

12. abbiamo esortato, confortato e scongiurato ciascuno di voi a comportarsi in modo degno di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.

13. Per questa ragione anche noi ringraziamo sempre Dio: perché quando riceveste da noi la parola della predicazione di Dio, voi l'accettaste non come parola di uomini, ma, quale essa è veramente, come parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete.

14. Infatti, fratelli, voi siete diventati imitatori delle chiese di Dio che sono in Cristo Gesú nella *Giudea; poiché anche voi avete sofferto da parte dei vostri connazionali le stesse tribolazioni che quelle chiese hanno sofferto da parte dei Giudei,

15. i quali hanno ucciso il Signore Gesú e i *profeti, e hanno cacciato noi; essi non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini,

16. impedendoci di parlare agli stranieri perché siano salvati. Colmano cosí senza posa la misura dei loro peccati; ma ormai li ha raggiunti l'ira finale.

17. Quanto a noi, fratelli, privati di voi per breve tempo, di persona ma non di cuore, abbiamo tanto piú cercato, con grande desiderio, di vedere il vostro volto.

Prima Lettera ai Tessalonicesi 2