Giobbe 4:1-16 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

1. Allora Elifaz di Teman rispose e disse:

2. «Se provassimo a dirti una parola, ti darebbe fastidio? Ma chi potrebbe trattener le parole?

3. Tu ne hai ammaestrati molti, hai fortificato le mani stanche;

4. e le tue parole hanno rialzato chi stava cadendo, hai rafforzato le ginocchia vacillanti;

5. e ora che il male piomba su di te, ti lasci abbattere; ora che è giunto fino a te, sei tutto smarrito.

6. Il tuo timor di Dio non ti dà fiducia, e l'integrità della tua vita non è la tua speranza?

7. Ricorda: quale innocente perí mai? Dove furono mai distrutti gli uomini retti?

8. Io per me ho visto che coloro che arano *iniquità e seminano tormenti, ne mietono i frutti.

9. Al soffio di Dio essi periscono, dal vento della sua ira sono consumati.

10. Spenta è la voce del ruggente, sono spezzati i denti dei leoncelli.

11. Perisce per mancanza di preda il forte leone, e restano dispersi i piccini della leonessa.

12. «Una parola mi è furtivamente giunta, e il mio orecchio ne ha còlto il lieve sussurro.

13. Tra i pensieri delle visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali,

14. uno spavento mi prese, un tremore, che mi fece fremer tutte le ossa.

15. Uno spirito mi passò davanti, e i peli mi si rizzarono addosso.

16. Si fermò, ma non riconobbi il suo sembiante; una figura mi stava davanti agli occhi e udii una voce sommessa che diceva:

Giobbe 4