Geremia 26:15-19 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

15. Soltanto sappiate per certo che, se mi uccidete, mettete del sangue innocente addosso a voi, a questa città e ai suoi abitanti, perché il Signore mi ha veramente mandato da voi per farvi udire tutte queste parole».

16. Allora i capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: «Quest'uomo non merita la morte, perché ci ha parlato nel nome del Signore, del nostro Dio».

17. Alcuni degli *anziani del paese si alzarono e parlarono cosí a tutta l'assemblea del popolo:

18. «Michea, il Morasita, profetizzò ai giorni di *Ezechia, re di Giuda, e parlò a tutto il popolo di Giuda in questi termini: “Cosí dice il Signore degli eserciti: *Sion sarà arata come un campo, *Gerusalemme diventerà un mucchio di macerie, e la montagna del tempio, un'altura boscosa”.

19. Ezechia, re di Giuda, e tutto Giuda lo misero a morte? Ezechia non temette forse il Signore, e non supplicò il Signore al punto che il Signore si pentí del male che aveva pronunziato contro di loro? Ma noi stiamo per compiere un male gravissimo a nostro danno».

Geremia 26