Ecclesiaste 2:4-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

4. Io intrapresi grandi lavori; mi costruii case; mi piantai vigne;

5. mi feci giardini, parchi, e vi piantai alberi fruttiferi di ogni specie;

6. mi costruii stagni per irrigare con essi il bosco dove crescevano gli alberi;

7. comprai servi e serve, ed ebbi dei servi nati in casa; ebbi pure greggi e armenti, in gran numero, piú di tutti quelli che erano stati prima di me a *Gerusalemme;

8. accumulai argento, oro, e le ricchezze dei re e delle province; mi procurai dei cantanti e delle cantanti e ciò che fa la delizia dei figli degli uomini, cioè donne in gran numero.

9. Cosí divenni grande e superai tutti quelli che erano stati prima di me a Gerusalemme; la mia saggezza rimase essa pure sempre con me.

10. Di tutto quello che i miei occhi desideravano io nulla rifiutai loro; non privai il cuore di nessuna gioia; poiché il mio cuore si rallegrava di ogni mia fatica, ed è la ricompensa che mi è toccata d'ogni mia fatica.

11. Poi considerai tutte le opere che le mie mani avevano fatte, e la fatica che avevo sostenuto per farle, ed ecco che tutto era vanità, un correre dietro al vento, e che non se ne trae alcun profitto sotto il sole.

12. Allora mi misi a esaminare la saggezza, la follia e la stoltezza. –Che farà l'uomo che succederà al re? Quello che già è stato fatto. –

13. E vidi che la saggezza ha un vantaggio sulla stoltezza, come la luce ha un vantaggio sulle tenebre.

Ecclesiaste 2