Amos 7:5-13 Nuova Riveduta 1994 (NR94)

5. Allora io dissi: «Signore, Dio, férmati! Come potrà sopravvivere Giacobbe, piccolo com'è?»

6. Il Signore si pentí di questo. «Neppure ciò accadrà», disse il Signore, Dio.

7. Egli mi fece vedere questo: Il Signore stava sopra un muro e aveva in mano un filo a piombo.

8. Il Signore mi disse: «*Amos, che cosa vedi?» Io risposi: «Un filo a piombo». E il Signore disse: «Ecco, io metto il filo a piombo in mezzo al mio popolo, *Israele; io non lo risparmierò piú;

9. saranno devastati gli alti luoghi d'*Isacco, i *santuari d'Israele saranno distrutti, e io mi leverò con la spada contro la casa di Geroboamo».

10. Allora Amasia, *sacerdote di *Betel, mandò a dire a Geroboamo, re d'Israele: «Amos congiura contro di te in mezzo alla casa d'Israele; il paese non può sopportare tutte le sue parole.

11. Amos, infatti, ha detto: “Geroboamo morirà di spada e Israele sarà condotto in esilio lontano dal suo paese”».

12. Poi Amasia disse ad Amos: «*Veggente, vattene, fuggi nel paese di Giuda; mangia il tuo pane laggiú e là profetizza;

13. ma a Betel non profetizzare piú, perché è santuario del re e residenza reale».

Amos 7