2-3. Il sabato successivo, si recò alla sinagoga per insegnare, e la gente era stupefatta per la sua sapienza e per i suoi miracoli; perché dopotutto non era altro che un loro concittadino.«Non è certo meglio di noi» dicevano. «È soltanto un falegname, il figlio di Maria, e fratello di Giacomo, Giuseppe, Giuda e Simone. Le sue sorelle, poi, vivono qui tra noi!» E si mostravano scandalizzati.
4. Allora Gesù disse loro: «Un profeta è onorato ovunque, tranne che nel proprio paese, fra i suoi parenti e nella propria famiglia».
5. Causa la loro incredulità, Gesù non compì miracoli grandiosi fra loro, eccetto la guarigione di pochi malati, su cui pose le mani.
6. E si meravigliava che quella gente non volesse credere in lui. Poi cominciò a girare fra i villaggi dei dintorni, insegnando alla gente.
7. Quindi riunì i dodici discepoli e li mandò fuori a due a due, con il potere di cacciare i demoni.
17-18. Qualche tempo prima, Erode aveva fatto arrestare ed imprigionare Giovanni, perché il profeta diceva che il re aveva fatto male a sposare Erodiade, moglie di suo fratello Filippo.
19. Per vendicarsi, Erodiade voleva far morire Giovanni, ma, senza lʼappoggio di Erode, non poteva far niente.
20. Dal canto suo, Erode rispettava Giovanni, sapendo che era un uomo santo e buono, perciò lo teneva sotto la sua protezione. Erode rimaneva molto turbato ogni volta che parlava con Giovanni; nonostante ciò, lo ascoltava volentieri.
21. Ma un giorno si presentò lʼoccasione favorevole ad Erodiade. Era il compleanno di Erode ed egli diede una festa per i suoi aiutanti di palazzo, i suoi capitani e i cittadini in vista della Galilea.
22-23. Per lʼoccasione la figlia di Erodiade danzò per loro e piacque molto a tutti tanto che Erode disse: «Chiedimi qualsiasi cosa e te la darò». Poi fece questo giuramento: «Te la darò anche se fosse la metà del mio regno!»
24. La ragazza uscì dalla sala per chiedere consiglio alla madre, che le disse: «Chiedi la testa di Battista!»
25. Così ella rientrò in fretta dal re e gli disse: «Voglio la testa di Giovanni Battista sopra un vassoio!»
26. Il re si rattristò, ma non poteva rifiutare, dato che aveva fatto quel giuramento davanti ai suoi ospiti.
27. Perciò mandò subito uno dei suoi soldati alla prigione con lʼordine di decapitare Giovanni e portare la sua testa. Il soldato eseguì lʼordine,
28. portò la testa di Giovanni sopra un vassoio e la diede alla ragazza che, a sua volta, la portò alla madre.
29. Quando i discepoli di Giovanni seppero dellʼaccaduto, andarono a prenderne il corpo e lo seppellirono in una tomba.
30. Gli apostoli, di ritorno dal loro giro, si presentarono a Gesù e gli riferirono tutto ciò che avevano fatto e insegnato alla gente che avevano incontrato.
31. Gesù allora suggerì: «Venite con me in un luogo tranquillo, soltanto così potrete riposarvi». Difatti era tanta la gente che andava e veniva, che non avevano neppure il tempo per mangiare.
32. Perciò partirono in barca per un posto più tranquillo.
33. Ma molta gente li vide partire e li riconobbe. Allora accorsero in tanti a piedi da tutte le città, e arrivarono prima di loro.
34. Fu così che, quando scesero dalla barca, la solita enorme folla li stava aspettando. Gesù ebbe compassione di loro, perché sembravano pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose che dovevano sapere.