Atti 19:15-25 La Parola è Vita (PEV)

15. Ma una volta il demonio rispose loro: «Conosco Gesù e so chi è Paolo! Ma voi, chi siete?»

16. E lʼindemoniato si scagliò contro due di loro e tanto li malmenò, che dovettero fuggirsene da quella casa nudi e gravemente feriti.

17. Dellʼaccaduto vennero a conoscenza tutti i Giudei e i Greci che abitavano ad Efeso. Una grande paura scese sulla città, e il nome del Signore Gesù era tenuto in grande onore.

18-19. Molti di quelli che erano diventati credenti venivano a confessare le cose cattive che avevano fatto. Altri che avevano praticato la magia portavano i loro libri dʼincantesimi, che poi bruciavano davanti a tutti. Si calcolò che il valore dei libri bruciati ammontasse a circa 50.000 pezzi dʼargento.

20. Ciò dimostrava che il messaggio di Dio si diffondeva e si rafforzava sempre più in quella zona.

21. Dopo di ciò, Paolo decise di partire per Gerusalemme, passando per le province della Macedonia e della Acaia. «Quando sarò stato a Gerusalemme», diceva, «dovrò andare anche a Roma!»

22. E, dopo aver mandato in Macedonia due dei suoi aiutanti, Timòteo ed Erasto, rimase ancora per un bel poʼ di tempo nella provincia dʼAsia.

23. In quel periodo, causa i cristiani, scoppiò un grande tumulto nella città di Efeso.

24. Tutto cominciò con Demetrio, un orefice che fabbricava dei piccoli tempietti della dea Diana in argento: unʼattività che rendeva molto agli artigiani.

25. Demetrio aveva riunito tutti gli altri orafi ed artigiani della sua stessa condizione.«Amici», aveva detto, «voi sapete che tutto il nostro guadagno dipende da questʼattività.

Atti 19