Salmi 18:2-12 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

2. Il Signore è la mia rocca, e la mia fortezza, e il mio liberatore, Il mio Dio, la mia rupe; io spererò in lui; Il mio scudo, e il corno della mia salute, il mio alto ricetto.

3. Io invocai il Signore, a cui si deve ogni lode; E fui salvato da’ miei nemici.

4. Doglie di morte mi avevano circondato, E torrenti di scellerati mi avevano spaventato.

5. Legami di sepolcro mi avevano intorniato, Lacci di morte mi avevano incontrato.

6. Nella mia distretta io invocai il Signore, E gridai all’Iddio mio; Ed egli udì la mia voce dal suo Tempio, E il mio grido pervenne davanti a lui a’ suoi orecchi.

7. Allora la terra fu scossa, e tremò; E i fondamenti de’ monti furono smossi E scrollati; perciocchè egli era acceso nell’ira.

8. Un fumo gli saliva per le nari, Ed un fuoco consumante per la bocca; Da lui procedevano brace accese.

9. Ed egli abbassò i cieli, e discese; E vi era una caligine sotto a’ suoi piedi.

10. E cavalcava sopra Cherubini, e volava; Ed era portato a volo sopra l’ale del vento.

11. Egli aveva poste delle tenebre per suo nascondimento; Egli avea d’intorno a sè il suo padiglione, Oscurità d’acque, nubi dell’aria.

12. Le sue nubi si dileguarono per lo splendore che scoppiava davanti a lui, Con gragnuola e brace accese.

Salmi 18