10. La città è ruinata e ridotta in solitudine; ogni casa è serrata, sì che non vi si entra più.
11. Vi è grido per le piazze, per mancamento del vino; ogni allegrezza è scurata, la gioia del paese è andata in cattività.
12. Nella città non è rimasto altro che la desolazione; e le porte sono rotte e ruinate.
13. Perciocchè avverrà in mezzo del paese, fra i popoli, come quando si scuotono gli ulivi; come, finita la vendemmia, si racimola.
14. Quelli che saran così rimasti alzeranno la lor voce, e canteranno di allegrezza; e strilleranno fin dal mare, per l’altezza del Signore.