Isaia 16:4-9 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

4. Que’ del mio popolo che sono scacciati, dimorino appresso di te; o Moab, sii loro un nascondimento dal guastatore; perciocchè colui che usava storsioni verrà meno, e il guastamento finirà, e coloro che calpestavano gli altri saran consumati d’in su la terra.

5. E il trono sarà stabilito in benignità; e sopra quello sederà stabilmente, nel tabernacolo di Davide, uno che giudicherà, e ricercherà la ragione, e sarà pronto a far giustizia.

6. Noi abbiamo intesa la superbia di Moab, grandemente superbo; il suo orgoglio, e la sua alterezza, e la sua indegnazione; le sue menzogne non saranno cosa ferma.

7. Perciò, l’un Moabita urlerà all’altro; tutti quanti urleranno; voi gemerete per li fondamenti di Chir-hareset, essendo voi stessi feriti.

8. Perciocchè le campagne di Hesbon, e le vigne di Sibma languiscono; i padroni delle nazioni hanno tritate le viti eccellenti di essa, le quali arrivavano infino a Iazer, e scorrevano qua e là per lo deserto; e le sue propaggini, che si spandevano, e passavano di là dal mare.

9. Perciò, io piangerò le vigne di Sibma del pianto di Iazer; o Hesbon, ed Eleale, io ti righerò delle mie lagrime; perciocchè le grida di allegrezza per li tuoi frutti di state, e per la tua ricolta, son venute meno.

Isaia 16