Giobbe 6:24-30 Giovanni Diodati Bibbia 1649 (IGD)

24. Insegnatemi, ed io mi tacerò; E ammaestratemi, se pure ho errato in qualche cosa.

25. Quanto son potenti le parole di dirittura! E che potrà in esse riprendere alcun di voi?

26. Stimate voi che parlare sia convincere? E che i ragionamenti di un uomo che ha perduta ogni speranza non sieno altro che vento?

27. E pure ancora voi vi gittate addosso all’orfano, E cercate di far traboccare il vostro amico.

28. Ora dunque piacciavi riguardare a me, E se io mento in vostra presenza.

29. Deh! ravvedetevi; che non siavi iniquità; Da capo, il dico, ravvedetevi, io son giusto in questo affare.

30. Evvi egli iniquità nella mia lingua? Il mio palato non sa egli discerner le cose perverse?

Giobbe 6