Giobbe 6:13-21 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

13. Non è egli così che io non ho più alcun ristoro in me?E che ogni modo di sussistere è cacciato lontan da me?

14. Benignità dovrebbe essere usata dall'amicoinverso colui ch'è tutto strutto;Ma esso ha abbandonato il timor dell'Onnipotente,

15. I miei fratelli mi hanno fallito, a guisa di un ruscello,Come rapidi torrenti che trapassano via;

16. I quali sono scuri per lo ghiaccio; E sopra cui la neve si ammonzicchia;

17. Ma poi, al tempo che corrono, vengono meno,Quando sentono il caldo, spariscono dal luogo loro.

18. I sentieri del corso loro si contorcono,Essi si riducono a nulla, e si perdono.

19. Le schiere de' viandanti di Tema li riguardavano,Le carovane di Seba ne aveano presa speranza;

20. Ma si vergognano di esservisi fidati;Essendo giunti fin là, sono confusi.

21. Perciocchè ora voi siete venuti a niente;Avete veduta la ruina, ed avete avuta paura.

Giobbe 6