Epistola di S. Paolo ai Romani 11:8-24 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

8. Secondo ch'egli è scritto: Iddio ha loro dato uno spirito di stordimento, occhi da non vedere, ed orecchi da non udire.

9. E Davide dice: Sia la lor mensa loro in laccio, ed in rete, ed in intoppo, ed in retribuzione.

10. Sieno i loro occhi oscurati da non vedere, e piega loro del continuo il dosso.

11. Io dico adunque: Si son eglino intoppati acciocchè cadessero? Così non sia; anzi, per la lor caduta è avvenuta la salute a' Gentili, per provocarli a gelosia.

12. Ora, se la lor caduta è la ricchezza del mondo, e la lor diminuzione la ricchezza de' Gentili, quanto più lo sarà la lor pienezza?

13. Perciocchè io parlo a voi Gentili; in quanto certo sono apostolo de' Gentili, io onoro il mio ministerio;

14. per provare se in alcuna maniera posso provocare a gelosia que' della mia carne, e salvare alcuni di loro.

15. Perciocchè, se il lor rigettamento è la riconciliazione del mondo, qual sarà la loro ammissione, se non vita da' morti?

16. Ora, se le primizie son sante, la massa ancora è santa; e se la radice è santa, i rami ancora son santi.

17. E se pure alcuni de' rami sono stati troncati, e tu, essendo ulivastro, sei stato innestato in luogo loro, e fatto partecipe della radice, e della grassezza dell'ulivo;

18. non gloriarti contro a' rami; e se pur tu ti glorii contro a loro, tu non porti la radice, ma la radice porta te.

19. Forse adunque dirai: I rami sono stati troncati, acciocchè io fossi innestato.

20. Bene; sono stati troncati per l'incredulità, e tu stai ritto per la fede; non superbir nell'animo tuo, ma temi.

21. Perciocchè, se Iddio non ha risparmiati i rami naturali, guarda che talora te ancora non risparmi.

22. Vedi adunque la benignità, e la severità di Dio: la severità, sopra coloro che son caduti; e la benignità, inverso te, se pur tu perseveri nella benignità; altrimenti, tu ancora sarai reciso.

23. E quelli ancora, se non perseverano nell'incredulità, saranno innestati; perciocchè Iddio è potente da innestarli di nuovo.

24. Imperocchè, se tu sei stato tagliato dall'ulivo che di natura era salvatico, e sei fuor di natura stato innestato nell'ulivo domestico; quanto più costoro, che son rami naturali, saranno innestati nel proprio ulivo?

Epistola di S. Paolo ai Romani 11