Epistola di S. Paolo 2 ai Corinti 7:4-9 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

4. Io ho gran libertà di parlare inverso voi, io ho molto di che gloriarmi di voi; io son ripieno di consolazione, io soprabbondo di letizia in tutta la nostra afflizione.

5. Perciocchè, essendo noi venuti in Macedonia, la nostra carne non ha avuta requie alcuna; ma siamo stati afflitti in ogni maniera: combattimenti di fuori, spaventi di dentro.

6. Ma Iddio, che consola gli umiliati, ci ha consolati per la venuta di Tito.

7. E non sol per la venuta d'esso, ma ancora per la consolazione della quale è stato consolato appresso di voi; rapportandoci la vostra grande affezione, il vostro pianto, il vostro zelo per me; talchè io me ne son molto maggiormente rallegrato.

8. Perciocchè, benchè io vi abbia contristati per quell'epistola, ora non me ne pento, benchè io me ne fossi pentito; poichè io vedo che quell'epistola, quantunque per un breve tempo, vi ha contristati.

9. Or mi rallegro, non perchè siate stati contristati, ma perchè siete stati contristati a ravvedimento; perciocchè voi siete stati contristati secondo Iddio, acciocchè in cosa alcuna voi non riceveste alcun danno da noi.

Epistola di S. Paolo 2 ai Corinti 7