Epistola agli Ebrei 10:26-34 Diodati Bibbia 1885 (DO885)

26. Perciocchè, se noi pecchiamo volontariamente, dopo aver ricevuta la conoscenza della verità, ei non vi resta più sacrificio per i peccati;

27. ma una spaventevole aspettazione di giudizio, ed una infocata gelosia, che divorerà gli avversari.

28. Se alcuno ha rotta la legge di Mosè, muore senza misericordia, in sul dire di due o tre testimoni.

29. Di quanto peggior supplicio stimate voi che sarà reputato degno colui che avrà calpestato il Figliuol di Dio, ed avrà tenuto per profano il sangue del patto, col quale è stato santificato; ed avrà oltraggiato lo Spirito della grazia?

30. Poichè noi sappiamo chi è colui che ha detto: A me appartiene la vendetta, io farò la retribuzione, dice il Signore. E altrove: Il Signore giudicherà il suo popolo.

31. Egli è cosa spaventevole di cader nelle mani dell'Iddio vivente.

32. Ora, ricordatevi de' giorni di prima, ne' quali, dopo essere stati illuminati, voi avete sostenuto un gran combattimento di sofferenze;

33. parte, messi in ispettacolo per vituperii e tribolazioni; parte ancora, essendo fatti compagni di coloro che erano in tale stato.

34. Poichè avete ancora patito meco ne' miei legami, ed avete ricevuta con allegrezza la ruberia de' vostri beni, sapendo che avete una sostanza ne' cieli, che è migliore e permanente.

Epistola agli Ebrei 10